Inserisci
Inserisci Annuncio
Poltrona Antica

Mobili e arredi antichi in vendita

Scopri le migliori offerte di mobile antiquariato come tavoli, sedie, como e comodin oppure poltrone e divani a prezzi convenienti. Vendi subito il tuo mobile vintage e antico, guadagnando.

4.677 annunci


Guida pratica all’acquisto di mobili d’epoca

I mobili d’epoca combinano l’estetica con valore storico ed economico, scegliere di acquistarne uno significa entrare a contatto con dei veri e propri pezzi di storia e contribuire a mantenere integro il loro splendore. Orientarsi tra varie epoche e stili, però non è affatto un compito semplice. Seguendo un approccio semplice, chiaro, ma rigoroso è possibile concludere degli ottimi affari.

Mobile d’epoca o vintage?

Un mobile si può considerare d’epoca quando ha almeno cento anni, inoltre deve essere frutto dell’artigianato, essere stato realizzato con materiali naturali e sfoggiare uno stile che si addica con i gusti e stili del suo tempo. Mentre un mobile vintage presenta spesso disegni iconici, firme importanti di artisti o di importanti produzioni industriali. Generalmente questa tipologia di mobili è stata prodotta tra gli anni 20’ e gli anni 80’.

Tipologie, stili ed epoche
Mobile stile gotico
Gotico (XIII–XVI secolo)

Nato in ambito religioso e poi adottato anche nell’arredamento civile. I mobili gotici sono solidi e massicci, realizzati per lo più in quercia, con pannelli scolpiti, archi a sesto acuto, motivi fitomorfi o simbolici. Funzionali ma decorativi, includono cassoni, credenze, sedili e panche monumentali.

Stile barocco
Barocco (1600–1750)

Sontuoso, scenografico e ricco di dettagli. Si riconosce per le forme abbondanti, il legno massiccio (soprattutto noce o quercia), intagli complessi a tema floreale o mitologico, gambe tornite o a voluta, e dorature. Nati come pezzi su misura per l’aristocrazia europea, oggi spiccano per il loro impatto visivo.

Stile Rococò
Rococò (1700–1780)

Versione più leggera e decorativa del barocco. I mobili rococò si distinguono per linee curve, asimmetrie raffinate, superfici mosse, intagli floreali e applicazioni in bronzo dorato. Diffuso soprattutto in Francia e Nord Italia, è tipico di consolle, comò, tavolini e specchiere.

Mobile Neoclassico
Neoclassico (1780–1820)

Nato in contrapposizione agli eccessi barocchi e rococò, si ispira all’antichità greco-romana. A caratterizzare questo stile sono sicuramente espedienti come la simmetria, le linee dalle forme sobrie e intagli poco marcati. Qui colonne, festoni, decorazioni a motivi geometrici e l’impiego di legni più raffinati come il ciliegio, l’acero e il mogano, ornano e caratterizzano questo stile. Questi mobili si adattano molto bene ad ambienti ordinati e luminosi, grazie al loro impatto elegante.

Mobile Biedermeier
Biedermeier (1815–1850)

Questo stile riflette perfettamente il gusto della borghesia austro-tedesca dei primi dell’Ottocento. È caratterizzato da linee semplici, superfici lisce e impiallacciature in acero o ciliegio, ha uno stile sobrio che però non rinuncia all’eleganza.

Stile Art Nouveau
Art Nouveau (1890–1910)

Linee curve ispirate alla natura e forme sinuose caratterizzano questi stile, che fonde arte e artigianato in una maniera unica e originale. Elementi tipici come vetri colorati, legno modanato e metalli cesellati danno vita a qualcosa di unico ed elegante. Non solo mobili da salotto, sedie e scrittoi, ma anche alcune lampade e oggetti d’arredamento fanno parte di questo stile cosi particolare.

Stile Art Déco
Art Déco (1920–1939)

Questo stile nasce durante le guerre mondiali, è molto decorativo e predilige l’impiego di forme geometriche oltre che di materiali di diversa natura come legni esotici, acciaio, radica, vetri, specchi o laccature. Le forme sono robuste, squadrate ma raffinate. Tipici sono armadi, comodini, mobili da bar e poltrone basse. Questo stile adorna anche spazi pubblici, hotel e cinema.

Mobile stile modernismo
Modernismo (anni ’50–’70)

Il design industriale entra nelle case: mobili leggeri, funzionali, realizzati in teak, metallo e plastica sono caratterizzati da elementi come gambe svasate, superfici lisce e pulite e forme razionali. Alcuni designer legati a questo stile sono ormai divenuti icone, tra i più importanti ricordiamo Eames, Wegner e Jacobsen.

Come distinguere l'originale dalla replica
Il primo elemento da valutare è la qualità costruttiva. Elementi come i giunti a coda di rondine, viti artigianali e imperfezioni naturali del legno indicano spesso un'autentica lavorazione. Le repliche, d'altra parte, appaiono spesso troppo uniformi o presentano una poco evidente usura. La provenienza, le etichette originali e la documentazione certificata rafforzano molto l'autenticità e ne aumentano di gran lunga il valore.
Valore di un mobile

Sono molti i fattori che determinano il valore di un mobile d’epoca, ad esempio l’età del pezzo, lo stato di conservazione, la rarità e l’autenticità: tutti elementi da tenere bene in considerazione per un’accurata valutazione. Se firmati dall’artista o se legati a produzioni industriali limitate, potrebbero avere un grande valore e divenire ricercati oggetti da collezione o investimento. È comunque possibile consultare cataloghi d’asta, restauratori o antiquari per una valutazione più accurata e precisa sul valore di un mobile.

Stato del mobile

Un mobile può presentarsi in diversi stati, può essere in ottime o buone condizioni, necessitare di un restauro più o meno massiccio, o essere danneggiato più o meno gravemente. Per un’analisi strutturale vengono spesso considerate la stabilità e solidità del pezzo, l’integrità dei materiali e la presenza di tarli (attivi o meno). È comunque bene ricordare che difetti minori legati alla lunga storia del pezzo non ne diminuiscono necessariamente il valore, mentre restauri troppo invasivi o eseguiti malamente possono drasticamente far diminuire il loro pregio.

Funzionalità

Tenere in conto la destinazione d’uso che si intende dare al pezzo può aiutare molto nella scelta di un mobile d’epoca. Un mobile destinato ad esposizioni e dal grande valore estetico e/o storico non serve che sia solido o massiccio, mentre se è destinato ad un uso quotidiano deve essere in grado di resistere alle varie sollecitazioni, garantendo praticità e stabilità.

Documentazione

Ogni documento, fattura, certificato, fotografia e rapporto va conservato contribuendo significativamente al valore del mobile e facendo la differenza in caso di vendita, restauri o assicurazioni. Dunque la presenza di una tracciabilità storica rafforza molto il valore e l’autenticità.

Manutenzione

La manutenzione di un mobile d’epoca può rivelarsi un processo complicato. La maniera corretta per svolgere una manutenzione soddisfacente è approcciare ad essa nella maniera più delicata possibile, evitando l’impiego di prodotti chimici spesso abrasivi o prodotti che comunque possano risultare aggressivi sui materiali trattati. Ad ogni modo è fondamentale utilizzare metodi e materiali compatibili con quelli originali dell’epoca. Oltre ad attenzionare il tipo di materiale, è ancora più importante assicurarsi che il mobile in questione venga conservato in un ambiente a temperatura e umidità controllate in modo da prevenirne l’ulteriore usura.

Conclusione

Acquistare un mobile d’epoca potrebbe non risultare una passeggiata, potrebbe richiedere molto senso critico e competenze in questo ambito. In questa ricerca elementi come la qualità costruttiva, lo stato di conservazione, e la conoscenza dei diversi stili ed epoche possono fare la differenza. Che l'obiettivo sia quello di arredare, collezionare o investire, ogni pezzo è ricco di storia a modo proprio. Chi acquista un mobile d’epoca si assume inevitabilmente la responsabilità di mantenere in vita la grande storia che ogni pezzo cela dentro di sé.